Il 29 novembre 1223, due anni dopo la firma della π™‹π™§π™žπ™’π™– π™π™šπ™œπ™ͺ𝙑𝙖, il π™₯𝙖π™₯𝙖 π™Šπ™£π™€π™§π™žπ™€ 𝙄𝙄𝙄 firma la π™Žπ™šπ™˜π™ͺ𝙣𝙙𝙖 π™π™šπ™œπ™ͺ𝙑𝙖 𝘽π™ͺ𝙑𝙑𝙖𝙩𝙖 che sostituisce la prima, quella approvata dal suo predecessore π™₯𝙖π™₯𝙖 π™„π™£π™£π™€π™˜π™šπ™£π™―π™€ 𝙄𝙄𝙄.

π™π™§π™–π™£π™˜π™šπ™¨π™˜π™€ con determinazione, coraggio e caparbietΓ  lasciΓ² π˜Όπ™¨π™¨π™žπ™¨π™ž per recarsi insieme ad altri undici frati dal papa a 𝙍𝙀𝙒𝙖, per ottenere π‘π‘’π‘›π‘’π‘‘π‘–π‘§π‘–π‘œπ‘›π‘’ 𝑒 π‘Žπ‘π‘π‘Ÿπ‘œπ‘£π‘Žπ‘§π‘–π‘œπ‘›π‘’ al progetto in cui crede, progetto che cambierΓ  il mondo e la storia della Chiesa.

Giunto a Roma nel 1221 ci vorranno tre mesi prima che il papa decida di aprire le porte lateranensi e ricevere il poverello d’Assisi.

Francesco nel frattempo, animato da forte passione religiosa, rimase in attesa malgrado i π‘‘π‘–π‘ π‘Žπ‘”π‘–, 𝑙𝑒 π‘ π‘œπ‘“π‘“π‘’π‘Ÿπ‘’π‘›π‘§π‘’, 𝑒 𝑖𝑙 π‘£π‘–π‘£π‘’π‘Ÿπ‘’ π‘‘β€™π‘’π‘™π‘’π‘šπ‘œπ‘ π‘–π‘›π‘Ž, ma determinato nel desiderare l’incontro con il papa.

Si racconta che fu anche π™₯𝙖π™₯𝙖 π™„π™£π™£π™€π™˜π™šπ™£π™―π™€ 𝙄𝙄𝙄 a desiderare quell’incontro, ispirato da un sogno premonitore nel quale β€œπ‘£π‘–π‘‘π‘’ π‘™π‘Ž π‘π‘Žπ‘ π‘–π‘™π‘–π‘π‘Ž π‘™π‘Žπ‘‘π‘’π‘Ÿπ‘Žπ‘›π‘’π‘›π‘ π‘’ π‘’π‘ π‘ π‘’π‘Ÿ π‘”π‘–π‘Ž’ π‘π‘Ÿπ‘œπ‘ π‘ π‘–π‘šπ‘Ž π‘Žπ‘™π‘™π‘Ž π‘Ÿπ‘œπ‘£π‘–π‘›π‘Ž; π‘™π‘Ž π‘žπ‘’π‘Žπ‘™π‘’ π‘’π‘Ÿπ‘Ž π‘ π‘œπ‘ π‘‘π‘’π‘›π‘’π‘‘π‘Ž π‘‘π‘Ž 𝑒𝑛 π‘π‘œπ‘£π‘’π‘Ÿπ‘’π‘™π‘™π‘œ, π‘šπ‘’π‘‘π‘‘π‘’π‘›π‘‘π‘œπ‘™π‘’ π‘ π‘œπ‘‘π‘‘π‘œ 𝑖𝑙 π‘π‘Ÿπ‘œπ‘π‘Ÿπ‘–π‘œ π‘‘π‘œπ‘ π‘ π‘œ π‘π‘’π‘Ÿπ‘β„Žπ‘’’ π‘›π‘œπ‘› π‘π‘Žπ‘‘π‘’π‘ π‘ π‘’.”

Incontrato Francesco e gli undici frati, papa Innocenzo III dopo β€œπ‘π‘Ÿπ‘œπ‘“π‘œπ‘›π‘‘π‘Ž π‘Ÿπ‘–π‘“π‘™π‘’π‘ π‘ π‘–π‘œπ‘›π‘’ – scrive 𝙏𝙀𝙒𝙒𝙖𝙨𝙀 𝙙𝙖 π˜Ύπ™šπ™‘π™–π™£π™€ – π‘Žπ‘ π‘ π‘’π‘›π‘‘π‘–’ π‘Žπ‘™π‘™π‘Ž π‘™π‘œπ‘Ÿπ‘œ π‘π‘’π‘‘π‘–π‘§π‘–π‘œπ‘›π‘’ 𝑒 π‘Žπ‘‘ π‘’π‘ π‘π‘’π‘Ÿπ‘–π‘šπ‘’π‘›π‘‘π‘œ π‘π‘œπ‘šπ‘π‘–π‘’π‘‘π‘œ, π‘Ÿπ‘Žπ‘‘π‘–π‘“π‘–π‘π‘œ’ π‘™π‘Ž π‘…π‘’π‘”π‘œπ‘™π‘Ž π‘π‘’π‘›π‘’π‘‘π‘–π‘π‘’π‘›π‘‘π‘œ π‘ π‘Žπ‘› πΉπ‘Ÿπ‘Žπ‘›π‘π‘’π‘ π‘π‘œ 𝑒 𝑖 π‘ π‘’π‘œπ‘– π‘“π‘Ÿπ‘Žπ‘‘π‘–.”

Nel 1223 venne redatta un’ultima π™π™šπ™œπ™€π™‘π™–, che Γ¨ quella in vigore ancora oggi. Essa constava di 12 capitoli e venne presentata dal π˜Ύπ™–π™§π™™π™žπ™£π™–π™‘π™š π™π™œπ™€π™‘π™žπ™£π™€, protettore dell’Ordine dei Frati Minori e futuro papa con il nome di π™‚π™§π™šπ™œπ™€π™§π™žπ™€ 𝙄𝙓, al π™₯𝙖π™₯𝙖 π™Šπ™£π™€π™§π™žπ™€ 𝙄𝙄𝙄 che l’approvΓ² e la confermΓ² con la Bolla Solet Annuere Sedes Apostolica il 29 Novembre 1223.

La Regola Γ¨ semplice e chiara e racchiude le basilari norme di vita.

Onorio, vescovo, servo dei servi di Dio, ai diletti figli, frate Francesco e agli altri frati dell’Ordine dei frati minori, salute e apostolica benedizione. La Sede Apostolica suole accondiscendere ai pii voti e accordare benevolo favore agli onesti desideri dei richie denti. Pertanto, diletti figli nel Signore, noi, accogliendo le vostre pie suppliche, vi confermiamo con l’autoritΓ  apostolica, la Regola del vostro Ordine, approvata dal nostro predecessore papa Innocenzo, di buona memoria e qui trascritta, e l’avvaloriamo con il patrocinio del presente scritto.

LA REGOLA Γ¨ questa:

𝙄: π™‰π™šπ™‘ π™‰π™€π™’π™š π™™π™šπ™‘ π™Žπ™žπ™œπ™£π™€π™§π™š π™žπ™£π™˜π™€π™’π™žπ™£π™˜π™žπ™– 𝙑𝙖 π™«π™žπ™©π™– π™™π™šπ™ž π™›π™§π™–π™©π™ž π™’π™žπ™£π™€π™§π™ž

La Regola e vita dei frati minori è questa, cioè osservare il santo Vangelo del Signore nostro Gesù Cristo, vivendo in obbedienza, senza nulla di proprio e in castità. Frate Francesco promette obbedienza e reverenza al signor papa Onorio e ai suoi successori canonicamente eletti e alla Chiesa romana. E gli altri frati siano tenuti a obbedire a frate Francesco e ai suoi successori.

[…]

π˜Ύπ™€π™£π™›π™šπ™§π™’π™– π™™π™šπ™‘π™‘π™– π™π™€π™‚π™Šπ™‡π˜Ό

Pertanto a nessuno, in alcun modo, sia lecito di invalidare questo scritto della nostra conferma o di opporsi ad esso con audacia e temerarietΓ . Se poi qualcuno presumerΓ  di tentarlo, sappia che incorrerΓ  nello sdegno di Dio onnipotente e dei suoi beati apostoli Pietro e Paolo.

Dato in Laterano, il 29 novembre, anno ottavo del nostro Pontificato (1223).

Nelle immagini:

Giotto – Innocenzo III conferma la Regola francescana (1290 – 1295 ca.), affresco; Assisi, Basilica di San Francesco.

Giotto – Sogno di Innocenzo III (1290 – 1295 ca.), affresco; Assisi, Basilica di San Francesco.

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