All’interno del πΎππ§π£ππ«ππ‘π ππ ππ€π¨π©π (ππ), posticipato al 3 Marzo per pioggia, saremo chiamati a rievocare i fasti del πΎππ¨π©ππ‘π‘π€ ππ ππππππ‘π€π£π e dei suoi nobili abitanti durante l’assedio subito degli aquilani.
Vi aspettiamo tutti!
«In dì de Santa Justa, la festa de Bazano,
fo tolto Machilone dallo communo Aquilano;
quanto sedero ad alto tanto calaro in plano;
quello che vi remase non valse un anchontano.Β»
(Buccio di Ranallo, Cronache aquilane, canto CCIII)
Il castello venne eretto nel X secolo, alla nascita del ππππ£π€ ππ πππππ‘ππ, in una posizione strategica tra le valli dell’Aterno, del Tronto e del Velino. Il primo documento che attesta la presenza di ππππππ‘π€π£π Γ¨ il πΎππ©ππ‘π€ππͺπ¨ π½ππ§π€π£πͺπ’ del 1152.
L’importanza di ππππππ‘π€π£π crebbe rapidamente e, nel 1213, il castello contava ben 23 signori ed oltre 200 vassalli.
Sul modello aquilano, nell’ultimo quarto del XIII secolo cominciΓ² la fondazione di alcune cittΓ fortificate, dislocate soprattutto lungo il confine settentrionale del regno, dove cioΓ¨ erano concentrati gli interessi geopolitici degli Angioini. Il 16 luglio 1278 πΎππ§π‘π€π£π π’πΌπ£πππ€Μ concesse agli abitanti di ππππππ‘π€π£π e dei castelli limitrofi di fondare ππ€π£πππ, l’attuale πππ€π£ππ¨π¨π.
Il feudo di ππππππ‘π€π£π divenne presto ricchissimo, potentissimo e indipendente, tanto da essere citato al pari di quello di Rieti e Amiterno (L’Aquila).
Un così potente feudo su una terra di passaggio che dominava una vasta zona dava fastidio agli Aquilani che volevano espandere la loro supremazia.
Quindi, nel 1294, il πΎππ¨π©ππ‘π‘π€ ππ ππππππ‘π€π£π e tutti i villaggi appartenenti al feudo, giΓ indeboliti da un terribile terremoto, vennero presi d’assedio dagli Aquilani e rasi al suolo. Gli Aquilani imposero che sul colle dove sorgeva il castello non venisse piΓΉ eretta nessuna fortificazione nΓ¨ abitato.
Oggi del castello non rimangono che pochi muri a malapena affioranti dal terreno, gran parte della struttura Γ¨ interrata.